Tematica Piante

Hepatica nobilis Schreb., 1771

Hepatica nobilis Schreb., 1771

foto 677
Foto: Fi15
(Da: it.wikipedia.org)

Phylum: Tracheophyta Sinnott, 1935 ex Cavalier-Smith (1998)

Classe: Magnoliopsida Brongn. (1843)

Ordine: Ranunculales Juss. ex Bercht. & Presl J. (1820)

Famiglia: Ranunculaceae Juss., 1789

Genere: Hepatica Miller, 1754


itItaliano: Erba trinità

enEnglish: Liverleaf

frFrançais: Anémone hépatique, Hépatique noble, Hépatique à trois lobes

deDeutsch: Lebewrblumen

Descrizione

Il genere Hepatica è un piccolo gruppo di piante comprendente circa una decina di specie, una sola delle quali (quella di questa scheda) appartenente alla flora spontanea italiana. La famiglia delle Ranunculaceae invece comprende oltre 2500 specie distribuite su 58 generi. Inizialmente questa specie, ad opera di Linneo (nel 1735), venne catalogata come Polyandria polygynia. Vent'anni più tardi però, lo stesso Linneo, la trasferì al genere Anemone chiamandola Anemone hepatica. Per molto tempo quindi la specie di questa scheda rimase nel genere Anemone, sezione Hepatica. Solo più tardi, insieme ad altre due specie (Hepatica acutiloba e Hepatica angulosa), venne “promossa” in un genere tutto suo: Hepatica. Secondo gli ultimi studi di filogenetica il genere Hepatica, e quindi anche la pianta di questa scheda, dovrebbe essere inclusa come una sezione nel genere Anemone. Il nome generico (Hepatica) venne introdotto dal botanico scozzese Philip Miller (Chelsea,1691 – Chelsea, 1771) in una pubblicazione del 1754 e deriva dal greco antico “hèpar” oppure ”hèpatos” (= fegato), nome derivato dalla forma particolare delle foglie ma anche dal colore della pagina inferiore della foglie stesse. Il nome specifico (nobilis) deriva dal latino (= notabile, noto, conosciuto), probabilmente per la “notorietà” che questa pianta aveva nel passato per le sue supposte proprietà farmacologiche. Inoltre non va dimenticato l'antico concetto della “Signatura” (principio delle affinità formali) col quale si collegava certi effetti terapeutici sul fegato con il colore della pagina inferiore delle sue foglie. Il nome comune (“Erba trinità”) deriva dal Medioevo in quanto negli affreschi di carattere religioso spesso le foglie di questa pianta servivano a simboleggiare uno dei dogmi cristiano-cattolici relativi alla natura di Dio. Il binomio scientifico attualmente accettato (Hepatica nobilis) è stato proposto dal naturalista germanico Johann Christian Daniel von Schreber (Weißensee, Turingia, 1739 - Erlangen, 1810) in una pubblicazione del 1771. L' “Erba trinità” è una pianta perenne, alta dai 5 ai 15 cm. L'apparato principale di questa pianta è quello radicale rizomatoso dal quale si sviluppa completamente tutta la pianta. La forma biologica è geofita rizomatosa (G rhiz), ossia sono piante con organi sotterranei portanti gemme, dotate di rizoma, un fusto sotterraneo dal quale, ogni anno, si dipartono radici, foglie e scapi fioriferi. Queste piante contengono diversi alcaloidi della benzilisochinolina. Le radici sono secondarie da rizoma. Fusto: parte ipogea: la parte sotterranea del fusto consiste in un breve rizoma a portamento obliquo, di colore bruno e dalla struttura fusiforme. Il rizoma di Hepatica nobilis è dotato di una lenta crescita clonale (circa 0,5 cm/anno) e le parti più vecchie muoiono progressivamente dopo 5-20 anni. - Parte epigea: la parte aerea del fusto è praticamente assente in quanto sia la rosetta basale (e quindi le foglie) che i scapi fioriferi partono direttamente dalla parte emergente del rizoma. Le foglie (unicamente basali o radicali) sono trilobate (a 3 lobi) e carnose quasi coriacee; hanno un colore verde scuro (ma lucente) marcate da bande biancastre sulla pagina superiore e violetto (o bruno-rossicce) in quella inferiore; il margine è inoltre bordato e più scuro; sono inoltre glabre. Sono lungamente picciolate; quest'ultimo è di colore brunastro e pubescente come gli scapi fiorali. Le foglie sono persistenti (anzi generalmente appaiono dopo la fioritura) e rimangono verdi anche durante l'inverno. Lunghezza del picciolo: 5 – 15 cm. Dimensioni delle foglie: larghezza 7-9 cm; lunghezza 5-6. L'infiorescenza è composta da scapi fiorali uniflori inseriti direttamente sul rizoma (all'ascella di squame ellittiche). Questi sono interamente afilli, pubescenti (quasi lanosi) e di colore brunastro. Lunghezza degli scapi: 5-15 cm. I fiori di questa specie sono considerati di tipo arcaico e sono più o meno “aciclici” (non hanno una struttura ben definita in calice, corolla e parte riproduttiva). Il perianzio (o anche più esattamente il perigonio) di questo fiore è derivato dal perianzio di tipo “diploclamidato”, formato cioè da due verticilli: i tepali e i nettari (che in questo caso specifico sono assenti). I fiori sono inoltre attinomorfi e ermafroditi. Diametro dei fiori: 20-30 mm. I frutti (degli acheni non piumosi) sono degli aggregati di follicoli oblunghi pubescenti e rostrati (= stilo persistente terminale). I semi sono piccoli (con un minuto embrione) ma con abbondante endosperma.

Diffusione

Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Circumboreale o anche Europeo. Diffusa comunemente su tutto il territorio italiano ma in particolare sulle Prealpi; sono escluse le isole. È comune anche nel resto dell'Europa. Habitat: predilige suoli ricchi calcarei, anche se la specie non è considerata calcicola, infatti cresce anche su suoli moderatamente acidi; studi effettuati in Svezia hanno valutato una soglia di tolleranza all'acidità pari ad un pH 4, sotto il quale la specie non è presente. Tollera molto bene l'ombra (valore di Ellenberg per la luce uguale a 4), ma soprattutto in nord Europa è frequente anche in boschi semiaperti e prati alberati. In genere frequenta i boschi caducifogli o di aghifoglie, mentre nell'Appennino centrale si riscontra nei boschi di quercia e faggio. Il substrato preferito è calcareo o calcareo/siliceo con pH basico-neutro, bassi valori nutrizionali del terreno che deve essere secco. Diffusione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare dai 100 fino a 1000 m s.l.m. (raramente fino a 2000 m s.l.m.); frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare, montano e subalpino.


00096 Data: 26/01/2007
Emissione: Fiori
Stato: Austria
00782
Stato: U.S.S.R.

01726 Data: 26/01/2009
Stato: Netherlands Antilles
01804
Stato: Germany (West)

03242 Data: 17/10/2000
Emissione: Fiori di primavera
Stato: Bulgaria
03335
Stato: Sweden

03516 Data: 03/02/1997
Emissione: Fiori
Stato: Åland Islands
03804
Stato: Finland

04380
Stato: Norway
05566
Stato: Estonia

06445
Stato: Estonia
07119
Stato: Moldova

07183
Stato: Switzerland
10366 Data: 13/05/2003
Emissione: Piante ambasciatrici della primavera
Stato: Yugoslavia

11257 Data: 01/01/2003
Emissione: Fiori
Stato: Serbia and Montenegro